Cava de' Tirreni - Borgo Scacciaventi

CAVA DE’ TIRRENI

CAVA DE' TIRRENi

Cava de’ Tirreni – Borgo Scacciaventi

L’’origine del borgo di Cava de’ Tirreni, quello che noi chiamiamo Borgo Scacciaventi, ha una storia molto antica. Dobbiamo tornare all’XI secolo, quando ai piedi del Monte Finestra, arrivò un gruppo di monaci, richiamati dalla santità di un nobile longobardo, Alferio Pappacarbone, che si era ritirato in quel luogo per una vita di contemplazione e di preghiera.  Attorno alla metà del 1300 iniziò a formarsi il borgo di Cava, e sorsero numerose botteghe sormontate dai famosi portici.

La funzione dei portici era quella di proteggere le merci dalle intemperie.Il borgo di Cava, da piccolo, divenne sempre più grande, perchè aumentavano le botteghe con le loro case di palazzo, e alla fine assunse il nome di Borgo Scacciaventi. Fu chiamato così perché una delle prime famiglie che vi abitò fu quella degli Scacciaventi. I primi anni, il Borgo Scacciaventi era protetto da mura ed aveva due porte, l’una a settentrione, l’altra a sud, che poi furono abbattute per decisione del comune. In questa zona cominciarono poi a sorgere i parlamenti e le Curie dei Notai, e ben presto a Cava l’artigianato fiorì talmente tanto che diventò famoso in tutto il territorio napoletano per la tessitura, la tintura delle stoffe e le manifatture della lana e della seta.


Nel ‘500 il Borgo Scacciaventi, unico in Italia meridionale per la presenza dei portici, sede della maggior parte degli scambi commerciali, fu attraversato dalla Via Regia, che collegava la città di Salerno a Napoli. La continua evoluzione del Borgo negli anni ha fatto si che la struttura dei portici sia molto varia, con archi e soffitti tutti diversi tra loro e pieni di particolarità. Essi rappresentano perciò, una bella testimonianza del cambiamento degli stili artistici attraverso i secoli. I palazzi con i porticati sono dei veri capolavori di archittettura del tempo, frutto del sapiente lavoro dei muratori cavesi, noti in tutto il regno di Napoli come “maestri fabbricatori”. Col passare del tempo i nuovi palazzi si sono uniti agli altri già esistenti formando un percorso che va da P.zza S. Francesco fino a S. Vito, comprendo una distanza di circa duemila metri.

Oggi, per chi viene a visitare Cava de’ Tirreni, la passeggiata sul corso con i famigerati portici è d’obbligo, come anche il giro per le vetrine dei negozi. Il commercio a Cava rimane ancora una delle attrazioni principali tuttora. Chi passeggia tra i portici può godere di una particolare atmosfera incantevole, tra antichità e modernità. Oltre ai portici, si possono ammirare altre bellezze architettoniche, in piazza Duomo, per esempio si può visitare la cinquecentesca Cattedrale restaurata e l’artistica fontana dei delfini, dello scultore cavese Alfonso Balzico.

Mary House è a Cava de’ Tirreni